La crioterapia dermatologica (anche detta criochirurgia) è una metodica utilizzata per il trattamento di varie tipologie di inestetismi e lesioni cutanee quali lentigo (macchie dell’età), fibromi peduncolati, cheratosi seborroiche e verruche piane.
Il prefisso “crio-“ in ambito scientifico indica ciò che ha a che fare con il freddo. La crioterapia sfrutta quindi il principio del congelamento: per i trattamenti dermatologici si utilizza solitamente l’azoto liquido (che può raggiungere i -196°C) oppure altri agenti criogeni che, raggiungendo i -55°C, possono costituire una valida alternativa quando il Medico ritiene – dopo aver valutato il paziente – di dover intervenire con un approccio meno aggressivo. La sostanza criogenica, applicata sulla lesione cutanea da trattare, provoca la formazione di piccolissimi cristalli intracellulari che causano la morte delle cellule “indesiderate” per shock termico.
Una seduta di crioterapia è molto breve e relativamente indolore; può essere necessario ripetere il trattamento 2 o 3 volte. Gli effetti collaterali sono minimi e, anche quando presenti, sono transitori: l’eventuale arrossamento dell’area trattata o un lieve gonfiore spariscono in poche ore. E’ buona norma, comunque, applicare una crema antibiotica per alcuni giorni dopo ogni seduta.